Prospetto di organizzazione per le spese o il risparmio

Prospetto per le spese o il risparmio




Vi ho già parlato del prospetto annuale per le bollette e vi ho lasciato il file da scaricare (puoi trovarlo qui).
Ma un prospetto simile può essere utilizzato per qualunque tipo di uscita fissa che abbia una scadenza non mensile o per raccogliere soldi in vista di una spesa che può essere preventivata.
Le possibilità possono essere due:
  • Calcolare la quota mensile delle uscite fisse e accantonarla ogni mese, in modo da trovarsi l’intera somma nel momento di pagare;
  • Mettere da parte una quota forfettaria per le uscite ed eventualmente integrare all’occorrenza;

Calcolare la quota mensile e accantonarla ogni mese

Questa formula è molto comoda se si conosce con certezza quanto ci verrà a costare una determinata spesa e se la quota mensile non prevede monete (personalmente le monete le conservo solo nei salvadanai).
In questo periodo ho calcolato alcune spese che dovrò fare dopo l’estate ed ho deciso di cominciare a mettere da parte delle quote mensili in modo da non arrivare al momento di pagare senza la certezza di avere tutta la somma.
Dove mettere questi soldi?
Fino a qualche tempo fa li dividevo in delle buste ognuna con il suo obiettivo e la somma da raggiungere. Di recente ho deciso di mettere tutto in un libretto di risparmio, ma ho sempre il mio schema (simile a quello per le bollette) dove ogni mese segnare quando verso la quota.
Ovviamente il prospetto verrà strutturato con un quadrato per ogni mese in cui verrà accantonata la quota e non necessariamente deve contenerne 12 potranno essere più o meno, secondo le esigenze.

Mettere da parte una quota forfettaria

Può capitare che non si sappia in anticipo quanto ci verrà a costare una determinata spesa o che calcolando la quota mensile venga fuori una quota che da sola sia scomoda da accantonare (ad esempio meno di 5 € al mese).
In questi casi si può mettere da parte una quota forfettaria mensile, in modo da avere almeno una base a cui poi aggiungere la differenza. O meglio ancora una quota maggiore per poi trovarsi una piccola somma in eccesso da usare per uno sfizio o per spese future.
Ad esempio, per i mezzi pubblici a Roma ho fatto l’abbonamento annuale (che mi permette di risparmiare rispetto a quello mensile) e devo rinnovarlo alla fine di novembre. Il costo di 250 € l’ho diviso per 12 mesi ed ho ottenuto 20,90 €, la quota mensile per raggiungere il totale nell'arco di un anno. Ogni anno, posso decidere di mettere da parte 20 € al mese, a novembre dell’anno successivo trovarmi con 240 € ed aggiungendone 10 quando andrò a pagare oppure di metterne da parte 25, arrivando a 300 € e con quelli che restano regalarmi qualcosa.
Fino ad ora ho sempre scelto la seconda opzione, in vista di un eventuale aumento del prezzo dell’abbonamento preferisco essere preparata e mettere da parte 5€ al mese piuttosto che doverne togliere 50 da un solo stipendio.

Esempi

Le spese che si prestano a questo tipo di meccanismo sono (solo a titolo esemplificativo):
  • Assicurazione auto
  • Revisione auto
  • Bollo auto
  • Spese mediche di una certa entità previste per il futuro
  • Abbonamento mezzi pubblici
  • Abbonamento palestra
  • Regali molto costosi (ad esempio per un matrimonio)
  • Vacanze
Pur essendo vero che i negozi di arredamento e di elettronica sempre più spesso fanno promozioni in cui i finanziamenti sono a tasso zero, se si decide di cambiare un elettrodomestico o un mobile è anche possibile applicare questo metodo, creare un prospetto ad hoc, accantonare mensilmente una quota e pagare tutto in una volta all’acquisto senza dover firmare scartoffie per fare un finanziamento.

Risparmio

Ma oltre che per pagare, questo metodo è comodissimo anche per creare un fondo di risparmio. Se non si vuole stipulare un fondo di accumulo con una banca o la posta, si può decidere di farlo da sé accantonando ogni mese una quota e segnando il tutto in un prospetto dedicato, per tenere conto di quanto si è riusciti a mettere da parte.
Un consiglio, a mio parere molto importante, per quest’ultima opzione è di obbligarsi a pagare prima se stessi. Aspettare la fine del mese per mettere da parte quello che resta, porterà inevitabilmente ad accantonare quote molto piccole e sempre diverse, ammesso che si riesca effettivamente a farlo. Se invece ogni mese, appena preso lo stipendio, si accantona una quota, pur piccola che sia, la tentazione di spenderla sarà vinta in partenza e prima di andare a toccarla si valuterà attentamente la necessità.

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