Serve un piano delle pulizie?

Sono sicura che mia nonna non si sarebbe mai sognata di scrivere su un foglio di carta un piano delle pulizie da fare in casa. Neanche mia madre o le mie zie. Anzi, tra le persone che conosco, nessuno ha un piano delle pulizie. Solo mia sorella scrive su un foglio le cose che deve fare quando ha un tempo limitato, per essere sicura di non dimenticarne nessuna (cosa che avviene puntualmente).
Eppure io da mesi ormai scrivo nella lista delle cose da fare anche le varie mansioni da svolgere in casa, spesso suddivise per giorni in base alle varie esigenze.
Ho scoperto da un po' di non essere l'unica. Nel web si trovano decine di metodi che vanno dal suggerire dei consigli allo strutturare un vero e proprio piano. Ho letto e provato a mettere in pratica un po' di tutto, ma non posso dire di essere ancora uscita dal caos, nonostante la mia casa sia piccola e non mi manchi il tempo.

Ci sono però delle cose che sono diventate ormai i miei punti fermi nell'organizzazione casalinga:
  • Ogni cosa deve avere un posto. Solo così si può scongiurare sul nascere il disordine. Se ogni oggetto che viene utilizzato viene poi riposto nella sua casa, non vagherà per giorni e non si andrà ad accatastare insieme ad altri oggetti senza casa creando un mucchio che magari spostiamo quando ci serve il piano su cui sono appoggiati.
    Troppo spesso però il totale degli oggetti supera nettamente lo spazio che abbiamo, quindi compriamo altri contenitori, mobili, scatole che però non risolvono il problema.
  • Poco è meglio di niente. Quasi sempre aspettiamo di avere un lasso di tempo più o meno grande per iniziare a fare le pulizie. Ma spesso non abbiamo ore intere libere per dedicarci alla pulizia approfondita, per cui rimandiamo fino a quando siamo costrette a prenderci quel tempo, togliendolo agli hobby o al riposo. Negli ultimi tempi, ho scoperto quante cose si possono fare in 5/10/15 minuti. Uso il timer, approfitto delle pause pubblicitarie in tv o tengo il tempo con le canzoni che ascolto. Questo metodo aiuta anche a motivarsi quando non si ha voglia. Il risultato non sarà una casa perfettamente pulita, ma meglio fare un po' alla volta che aspettare fino a quando non si è costretti a fare una maratona.
  • Le abitudini sono automatiche. Non ho scoperto l'acqua calda, ho solo applicato questo assioma abbastanza scontato a cose che per me non erano abitudini e non pensavo dovessero o potessero esserlo. Da quando vivo sola, rifare il letto la mattina prima di uscire è stata una cosa scontata, nessuno ha dovuto dirmelo e non ci ho dovuto ragionare su, semplicemente mi sembrava la cosa più normale per lasciare la camera in ordine. Allo stesso modo ho costruito altre abitudini collegandole a momenti della giornata o a gesti quotidiani: ad esempio quando sparecchio dopo cena, lascio sul tavolo le cose utili per la colazione dell'indomani; quando cucino tengo la pezza con il detersivo pronta per lavare man mano le cose che uso.
  • Il tempo è solo uno. Quando mi soffermo ad organizzare le varie cose che devo fare in una settimana, tengo conto di tutte le cose da fare, comprese le pulizie che richiedono un po' più tempo. La maggior parte di noi lascia per il sabato o la domenica tutte le grandi pulizie, ma se sono gli unici giorni in cui si può riposare un po' di più, si può uscire a fare un giro o si può dedicare un po' di tempo a qualcosa che ci piace fare si rischia di non arrivare a fare tutto. Ecco come si arriva al lunedì essendo più stressati del venerdì precedente. Per evitare ciò, cerco di dividere le grandi pulizie in piccoli passi che posso suddividere in momenti più brevi durante la settimana, in modo da avere più tempo libero nel fine settimana.
Come accennavo prima, ho provato ad attuare diversi metodi di organizzazione, con i rispettivi piani delle pulizie, ma nessuno mi ha convinto al 100%, per cui ho preso qualcosa da ognuno e sto cercando di farne uno mio. Ma ne parlerò in un altro post. 






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